Sogno delle balene bianche
“Ho rivisto mio zio con la moglie attuale, tra di loro c'era la moglie precedente incinta.
Io mi trovavo su alte rocce in mezzo al mare ma non ero io, altre due donne grasse e bianche nuotavano nel mare. W. sceglie E. viene scelta per rappresentare lo zio, M. per il posto della prima moglie dello zio e Mb. per quello della seconda moglie. R. e A. sono scelte come balene. Una delle nuotatrici è in attesa.
Il gioco è rappresentato con ironia, le nuotatrici fendono il mare lentamente. W., la sognatrice, si identifica con una delle balene. Durante il gioco W. dichiara di sentirsi tranquilla, soprattutto quando c'è lo scambio di ruolo con A., una delle balene.”
Quel mare nell'osservazione non contiene la vitalità della vita, piuttosto l'incessabile ritmo delle onde che non può arrestarsi. La roccia si oppone al ritmo sempre eguale e da un appiglio, pur duro, alla bambina che vede donne balena nuotare senza scopo.
Oikos in greco è femminile e l'onda rappresenta da sempre il possibile ritmo del tempo. Il tempo è rappresentato nel femminile dal ciclo lunare e con il ciclo lunare anche la scansione delle maree. In questo andare tranquillo di donne balene, donne contenitori, riconosciamo quello che in Durand è il regime dell'ombra, della notte del contenitore che fa spazio per accogliere. Ma a questo regime non può che contrapporsi l'asperità che taglia della roccia, che si erge e separa il mare.
Ritroviamo in ciò la questione del taglio simbolico che la presenza maschile dà al tempo che da ciclico diviene lineare, da continuo diviene discontinuo.
In Gabriel Garcia Marquez di “Cent'anni di solitudine”, come nei miti in cui il sempre uguale ritorna, il sintomo si ripresenta immutabile nella sua ripetizione. Ma la ripetizione è anche ciò che permette il riconoscimento del soggetto che vede in sé ciò che trasformandosi resta sempre uguale. È questa la stanza anche della clessidra, dell'orologio solare, dello gnomone, del tempo analogico e di quello digitale che permette arbitrariamente la demarcazione tra vita e morte.
(18) Miniatura tedesca - https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_di_Giona#/media/File:Jonas-und-der-Wal.jpg
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Cosa rappresenta un gruppo di terapia con lo psicodramma in una istituzione?” - di S. Falavolti
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