La Psicomotricità comprende un insieme di attività, basate soprattutto sul gioco del movimento, che vanno a supportare i processi di sviluppo dell’infanzia valorizzando il bambino nella sua globalità. Essa si propone di sviluppare la sinergia tra il movimento e la rappresentazione mentale, tra l’azione e il mondo interiore.
La disciplina della psicomotricità inoltre va a supportare l’espansione del gioco pre-verbale, sensomotorio e simbolico, lavora sulla percezione dello spazio e del tempo e favorisce lo sviluppo sociale sia nella relazione tra i coetanei che nella relazione adulto-bambino.
L'integrazione della psicomotricità con le competenze linguistiche rappresenta, inoltre, uno strumento riabilitativo di fondamentale importanza: il linguaggio è guida del movimento, il movimento rinforza gli aspetti comunicativi del linguaggio.
Chi è il terapista della neuro e psicomotricità evolutiva?
è una figura professionale che appartiene alla classe delle “professioni sanitarie riabilitative” e si occupa della «terapia e della riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili».
La professione del Terapista dell’età evolutiva, unica tra le professioni sanitarie di riabilitazione, si caratterizza sia per la competenza specifica sulla fascia d’età 0-18 anni, sia per la capacità di attivare un intervento integrato che accompagni le varie fasi dello sviluppo.
Tra i disturbi di sviluppo, presi in carico dal TNPEE, si annoverano: i disturbi neurologici, i disturbi sensoriali e i disturbi neuromotori (paralisi cerebrali infantili; distrofie; paralisi ostetriche etc.), i disturbi della coordinazione motoria (disprassia evolutiva), i disturbi dello spettro autistico, i ritardi psicomotori e cognitivi, i disturbi dell’attenzione, i disturbi specifici di linguaggio e di apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia), le sindromi genetiche.
