Psicoterapia

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Che cos'è la psicoterapia?

La parola “psicoterapia” è composta da due termini di origine greca: psiche che significa soffio, vita, anima; terapia che rimanda alla dimensione della cura, ma anche a quella del servire e dell’accompagnare (nella Grecia classica la parola “terapeuta” indicava anche chi collaborava con ancelle e coppieri a “servire” gli ospiti durante i banchetti). Dunque, possiamo definire la psicoterapia come una forma di cura nella quale il terapeuta accompagna il paziente in un percorso di ricerca su di sé e di rilettura della propria storia di vita, all’interno di un processo finalizzato al recupero di quegli schemi ideativi, affettivi e comportamentali che sono all’origine del suo disagio.

La psicoterapia è un trattamento fondato principalmente sulla parola e sul rapporto tra paziente e terapeuta.

Ma in quali casi può essere utile chiedere un aiuto ad uno psicoterapeuta?

Generalmente si fa una richiesta di consultazione quando si vive una condizione di significativo disagio psicologico che non si riesce a superare con le proprie risorse interne (personali) ed esterne (relazioni con gli altri).
Il malessere può presentarsi sotto forma di sintomi manifesti, come l’ansia, le paure (fobie specifiche, fobia sociale, claustrofobia, agorafobia, etc…), le idee disturbanti e ricorrenti, gli attacchi di panico, la depressione; oppure sotto forma di problemi emotivi (senso di smarrimento, confusione, paure, ansia di affrontare un cambiamento) che si esprimono, a livello relazionale, nella vita affettiva (difficoltà nei rapporti di coppia, familiari, amicali) e lavorativa (difficoltà nei rapporti con i colleghi, con i clienti). Il disagio può manifestarsi anche a livello del corpo: è il caso dei malesseri fisici non riconducibili a cause organiche (alcuni mal di testa, mal di schiena, disturbi della pelle o del sistema digerente, come la gastrite) che rientrano nei disturbi somatici. Tuttavia, la domanda di psicoterapia non si esaurisce in questo elenco. Oltre al bisogno di cura legato al vissuto di un disagio, c’è anche il piacere della conoscenza e della ricerca su se stessi. La psicoterapia, dunque, può rivolgersi a chiunque desideri interrogarsi sul proprio desiderio, mettendosi in gioco in un percorso di esplorazione di sé.

Professionalmente la psicoterapia è una specializzazione sanitaria riservata a medici e psicologi iscritti ai rispettivi Ordini professionali e, in Italia, si consegue attraverso un percorso formativo presso scuole di specializzazione legittimate dal MIUR ad erogare formazione specialistica.
All’interno di questa definizione generale di psicoterapia è possibile trovare diversi tipo di intervento psicoterapeutico che si distinguono per il setting in: psicoterapia individuale (del bambino, dell’adolescente, dell’adulto); psicoterapia di coppia; psicoterapia familiare; psicoterapia di gruppo. In alcuni casi la psicoterapia può agire contemporaneamente su contesti diversi: individuo-gruppo, individuo famiglia.

 

La psicoterapia ad orientamento psicoanalitico

Il fine di ogni psicoterapia psicoanalitica è quello di aiutare il paziente ad operare una maturazione del proprio Sé globale e di se stesso come persona (Langs R. 1979). Lo psicoterapeuta non opera in modo direttivo, ma dirige la cura senza assegnare compiti o prescrizioni.
Dunque, accompagna il paziente in un percorso di ricerca su di sé volto a:

prospettare punti di vista alternativi;
far emergere il desiderio inconscio del soggetto;
sviluppare la capacità introspettiva, di tolleranza e di accettazione per quello che si è;
• migliorare l’adeguamento alla realtà;
migliorare le relazioni;
rendere il soggetto protagonista della sua vita liberandolo da condizionamenti e aspettative altrui.

psicoterapia_terapia_gruppo

La psicoanalisi è la teoria dell’inconscio su cui si fonda una prassi psicoterapeutica che ha preso avvio dal lavoro clinico di Freud. Dunque nasce come trattamento, metodo, tecnica di cura di disturbi mentali, originariamente dell’isteria, per poi occuparsi, successivamente, di fenomeni psicopatologici chiamati nevrosi. Alla base di questi disturbi, secondo la teoria psicoanalitica, è riscontrabile un conflitto tra istanze contrarie. Freud formulò tre ipotesi in merito alla natura di questo conflitto:

  1. conflitto tra principio di piacere e principio di realtà (tra la necessità di soddisfare il piacere interno e il necessario confronto con la realtà);
  2. conflitto tra pulsioni sessuali e di autoconservazione;
  3. conflitto tra pulsioni di vita e pulsioni di morte.

Secondo la teoria freudiana classica è possibile la risoluzione del conflitto attraverso l’indagine dell’inconscio con metodi quali l’analisi delle libere associazioni, degli atti mancati, dei sogni.

Non è possibile stabilire a priori il tempo di una cura. La psicoterapia è un percorso di ricerca su di sé, dunque il tempo richiesto è quello necessario per ogni persona: alcune terapie saranno più brevi, altre dureranno più a lungo a seconda dei tempi interni del soggetto e degli obiettivi stabiliti insieme al terapeuta.

Dal 2012 sono state abolite le tariffe minime relative alla professione psicologica. Ciò nonostante l’Ordine degli Psicologi ha deciso di lasciare a disposizione dei cittadini i previgenti tariffari www.psy.it/lo_psicologo/nomenclatore.html in quanto possono comunque costituire un utile punto di riferimento per ricevere un orientamento in merito alle tariffe che possono essere richieste dai vari professionisti.

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